Ca' Rezzonico cambia veste, al via i lavori e scatta la chiusura del palazzo

2022-10-15 18:32:44 By : Ms. Ginny Yan

La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.

VENEZIA - A partire dal 24 ottobre Ca' Rezzonico, il museo del Settecento veneziano, sarà oggetto di importanti lavori di ristrutturazione, restauro e allestimento. Per ragioni di sicurezza il palazzo non sarà, quindi, accessibile al pubblico fino a primavera inoltrata 2023. Ad eccezione delle chiusure legate alla pandemia è la prima volta che accade dal 2001, quando Cà Rezzonico fu definitivamente riaperto dopo lunghi lavori di restauro, iniziati nel 1994. A distanza di oltre vent'anni, è sorta l'esigenza di rinnovare il palazzo senza però intaccarne la magica atmosfera di museo d'ambiente, intervenendo secondo nuovi parametri di accessibilità, risparmio energetico e sostenibilità, temi oggi quanto mai attuali. Si procederà al riallestimento degli spazi del piano terra adibiti ai servizi e all'accoglienza, fortemente compromessi a seguito dei danni provocati dall'acqua alta nel novembre 2019.

I lavori al piano terreno del museo saranno realizzati grazie all'importante donazione di 450.000 euro da parte di Coop attraverso la campagna di sostegno dell'inverno 2019 a favore della città colpita dall'alluvione. Per quanto riguarda invece gli interventi si procederà in primis eliminando il rivestimento a pavimento sostituendolo con una finitura in pietra d'Istria come una chiara citazione del pavimento della corte esterna e come identificativo di un'area al piano terra che, pur essendo nobile e raffinata, non poteva replicare i preziosi pavimenti dei piani superiori. Verranno poi demolite le contropareti in cartongesso fino alla parte compromessa dall'acqua alta e si procederà poi alla ricostruzione. Stesso intervento sui controsoffitti ammalorati, che saranno ricostruiti facendo attenzione a creare un'illuminazione più coerente con la nuova sistemazione degli spazi. L'amministrazione Comunale e la Fondazione Musei hanno deciso di integrare il finanziamento concesso intervenendo anche ai piani superiori, sfruttando il periodo di chiusura della sede, per rinnovare l'illuminotecnica e procedere con manutenzioni straordinarie sul pavimento in terrazzo alla veneziana e su alcune parti del giardino. Nelle sale espositive si procederà alla definitiva sostituzione di tutti i corpi illuminanti alogeni con nuove luci a led al primo e al terzo piano, migliorando così anche la fruizione delle opere esposte.

«Quando un patrimonio come il nostro, fatto di 12 musei tra i più importanti di questa città, viene costantemente frequentato e vissuto, va ovviamente ristrutturato, mantenuto e migliorato, come ogni bene che si rispetti - commenta la Presidente dei Musei Civici Mariacristina Gribaudi -. Per fare questo abbiamo bisogno del contributo privato: da quello che vive e lavora nel territorio, che quindi si sente parte del bene che dispone a quello internazionale che riconosce nel patrimonio italiano un patrimonio mondiale. Venezia e i suoi Musei ne sono un esempio perfetto»