Bianco o colorato, con travi o senza, spiovente oppure no: il soffitto - da invisibile e anonimo - può diventare un elemento che catalizza l'attenzione e rende più bella la stanza o l'intera casa.
I soffitti in una casa il più delle volte sono anonimi e non gli si dedica troppa attenzione. Ma invece non vanno sottovalutati: in alcuni appartamenti possono addirittura diventare il punto di forza della casa. Certo bisogna saperli valorizzare. E non è detto che vengano bene solo quelli molto importanti, come i soffitti affrescati o quelli con antichi cassettoni in legno: anche i soffitti più normali possono essere personalizzati e con qualche dritta possono diventare attrattivi. Diamo la parola all’architetto Clara Bona che, come di consueto, ci mostra alcuni suoi progetti, svelandoci trucchi e “segreti di bellezza” per trasformare un ambiente, anche anonimo, proprio a partire dal soffitto.
“Iniziamo a parlare di soffitti, con un consiglio per chi deve ristrutturare una casa d’epoca o una vecchia casa di ringhiera: spesso sotto ai controsoffitti, si nascondono meraviglie. E vale la pena di provare a far fare un “assaggio” al muratore per controllare cosa c’è sotto e poi decidere se vale la pena ripristinare l’originale, magari almeno in una stanza… Vediamo allora un po’ di esempi pratici: iniziamo con 6 diversi soffitti in legno e poi passiamo a quelli in intonaco.
In un bilocale situato in una casa di ringhiera (foto sotto), il soffitto era pericolante ed è stato indispensabile rimuoverlo: così si è scoperto che sotto c’erano travi e assiti in legno, tipici in questo genere di edificio. Non erano niente di particolarmente speciale, e sicuramente non erano di pregio; tra l’altro erano in essenze molto diverse tra loro. Ma abbiamo lo stesso scelto di mantenerli a vista, sbiancandoli leggermente con una velatura di bianco/grigio che ha reso tutto più omogeneo: l’effetto finale è un grigio chiaro non compatto. L’unica controindicazione è che, se si toglie il controsoffitto, c’è meno isolamento rispetto al piano superiore, ed è quindi più facile sentire rumori o avere polvere, ma se si guarda al risultato estetico è una scelta vincente: un appartamento anonimo e senza alcuna particolarità, grazie proprio al soffitto in legno, diventa speciale.
In questo sottotetto, dove il soffitto esistente era realizzato con lastre di gesso e travi a vista in legno scure, le travi non erano di pregio e soprattutto erano troppo scure rispetto all’immagine che si voleva realizzare con il progetto di interior, ossia una casa chiara e luminosa. Per questo le travi sono state prima carteggiate e poi verniciate con uno smalto ad acqua apposito per il legno, che poi è stato nuovamente carteggiato per creare questo effetto più mosso e non compatto, che lascia intravvedere le venature del legno. Il risultato non è troppo rustico, ma è una soluzione molto adatta a una casa di campagna più che di città.
Ecco una soluzione adatta anche a un appartamento di città: le travi, che sono l’unico elemento in legno del soffitto, sono state dipinte a smalto bianco compatto. In questo modo caratterizzano l’ambiente, ma rimangono molto “pulite”, grazie anche ai pannelli in cartongesso che le intervallano. Il risultato in questo modo non è troppo shabby, ma crea un contrasto perfetto per questa tipologia di appartamento, che è un piccolo loft urbano dal sapore contemporaneo e non troppo minimal. Per dargli ancora più risalto, azzaccata la scelta di realizzare i pavimenti in resina bianca.
Questa soluzione – in un ex opificio che è stato completamente ristrutturato – a prima vista può sembrare simile a quella della casa precedente, ma qui il soffitto è interamente realizzato in legno, travi e assiti, e poi dipinto in modo compatto a smalto bianco. Il soffitto della foto è quello del soppalco, creato ex novo: si trattava quindi di un legno di abete senza grandi qualità, e lasciarlo a vista nel suo colore naturale avrebbe reso l’insieme troppo country o adatto a una casa di montagna… Invece, grazie anche alla combinazione con gli arredi di grande design, questa soluzione si adatta molto bene a una casa di città, perché è lineare e chiara.
Questo appartamento, molto particolare, si trova in una ex scuderia del Settecento. Le travi sono in legno originali dell’epoca: sono quindi state mantenute a vista e nel loro aspetto originario. L’unica accortezza è stata di sverniciarle e togliere gli strati di finitura trasparente lucida che erano stati applicati nella ristrutturazione precedente. Si è scelto invece di riportarle all’aspetto originale, passando solo un protettivo opaco quasi invisibile per proteggerle e crando un gradevole contrasto con le volte in mattoni dipinte di bianco per un soffitto luminoso e sicuramente unico.
In un corridoio con un soffitto a volta in mattoni, un ambiente lungo e stretto e senza finestre, era necessario alleggerire e schiarire l’insieme: per questo motivo si è deciso di dipingere i mattoni rossi della volta con una velatura di smalto bianco opaco. L’aspetto è diventato subito più leggero e arioso, senza però perdere il fascino di questo antico soffitto che caratterizza in modo deciso la casa.
Una strategia decor che non passa inosservata consiste nel dipingere il plafone in una tinta forte. Nella foto sotto, in una casa antica la soluzione adottata del soffitto colorato (colore Red Lake di Farrow and Ball) è perfetta per chi vuole osare, d’impatto e scenografica. Qui, la pittura vivace scende fino a sotto la cornice decorativa, arrivando a comprendere la parte alta della portafinestra. La scelta di dipingere anche gli stucchi (come anche il rosone centrale da cui scende il lampadario, non visibile nello scatto), è dettata dalla tonalità forte della pittura; lasciarli bianchi avrebbe creato un eccessivo contrasto, che invece sarebbe stato gradevole in altre situazioni, per esempio con un soffitto grigio perla.
In una casa di inizio secolo, il soffitto è decorato con belle cornici in gesso che sono state valorizzate grazie a accostamenti di colori chiari, che vanno dal grigio al verde acqua all’azzurro lievissimo. Queste tinte molto delicate con un tenue contrasto mettono in risalto i decori, sottolineando l’effetto tridimensionale.
Nell’ingresso e nel corridoio di una vecchia casa d’epoca, senza decori o stucchi, ma con un’altezza importante (390 centimetri) e caratterizzante, un controsoffitto avrebbe schiacciato le proporzioni delle porte e della vetrata che si affaccia sulla sala. D’altro canto per il corridoio l’altezza era esagerata. Si è quindi scelto un effetto ottico che illude l’occhio: il soffitto dipinto con un caldo color rosso mattone scuro “abbassa” visivamente lo spazio e rende più caldo l’ambiente.
Nella sala da pranzo di una casa d’epoca, collegata attraverso un grande portale al soggiorno, la scelta è caduta sul total white: i bellissimi stucchi dei soffitti sono stati risistemati e dipinti tutti nello stesso tono delle pareti e della cornici: il risultato è sicuramente molto elegante. Non sempre si hanno sui soffitti degli stucchi così belli, ma si possono integrare e aggiungere scegliendo dai cataloghi dei gessisti, che propongono cornici, rosoni e decori per tutti i gusti, dai più lineari a quelli barocchi. Una soluzione più economica, rispetto a quella degli stucchi in gesso, è rappresentata da quelli realizzati in polistirolo, che ovviamente sono meno belli ma se sono posati a soffitto (quindi molto distanti dalla vista e impossibili da toccare) possono comunque creare effetti decorativi soprendenti.
Progetti di interior design e foto: architetto Clara Bona