Pavimenti e rivestimenti Florim ispirati alla bellezza del marmo | Elle Decor

2022-10-11 04:15:44 By : Ms. Cherry Lee

Se le pietre naturali sono da sempre sinonimo di eterna bellezza, le collezioni ispirate al marmo di Florim riportano in voga i raffinati rivestimenti degli interni anni ‘50

Bianchissimo oppure colorato, uniforme e compatto o solcato da suggestive venature naturali, il marmo è sinonimo di bellezza e splendore. Apprezzato e utilizzato fin dall’antichità, declinato nelle sue molteplici varietà in palazzi e architetture sontuose, arriva fino a noi con inalterata bellezza grazie alla sua capacità di catturare e riflettere la luce in modo unico. La sua storia attraversa i secoli e accompagna l’evoluzione degli stili architettonici ponendosi come un must. Limpido, traslucido e luminoso, il marmo ha affascinato non solo gli architetti e gli artisti del passato, ma è stato scelto da celebri maestri e personalità di primo piano del Moderno per le loro realizzazioni. Uno su tutti: Mies van der Rohe, che ha innalzato il nobile materiale a protagonista assoluto di un capolavoro come il suo Padiglione progettato per rappresentare la Germania in occasione dell’esposizione di Barcellona del 1929. Situato ai piedi della collina di Monjuic, il piccolo edificio ha assunto nel tempo il ruolo di paradigma delle nuove possibilità espressive dei rivestimenti in marmo decretando il definitivo tramonto degli stili classicheggianti in voga fino a pochi anni prima.

Negli anni a seguire molti hanno seguito l’esempio di Mies, ricorrendo alla millenaria tradizione del marmo per dare vita ad architetture e progetti d’interior memorabili: basta pensare ai maestosi edifici dell’Eur42 a Roma, firmati da Giuseppe Pagano e Adalberto Libera, o a sedi rappresentative come il Palazzo di Giustizia di Marcello Piacentini e il Palazzo dell’Informazione di Giovanni Muzio a Milano. E ancora possiamo ricordare le pareti e le pavimentazioni sofisticate della Villa Planchart a Caracas realizzata negli anni ’50 da Gio Ponti o gli originali tappeti marmorei policromi e i rivestimenti interni in travertino per l’atrio del cinquecentesco Palazzo Querini Stampa a Venezia, ideati negli anni ’60 da Carlo Scarpa.

Se ancora oggi marmi e varietà lapidee sono ampiamente utilizzati nell'edilizia e nell'arredamento, l’avvento delle collezioni ceramiche ispirate al marmo ha ampliato a dismisura il campo della loro applicazione in outdoor e nell’indoor, trasformando un materiale sperimentale in rivestimenti evocativi e performanti. Capace di rivisitare la bellezza della natura nei minimi dettagli, il grès porcellanato versione 2.0 riproduce con precisione la qualità estetica dei marmi e delle pietre più pregiate, italiane oppure esotiche, associando sfumature, screziature, tonalità e cromie spettacolari tipiche della materia originale alla struttura priva di imperfezioni, compatta e non porosa, della ceramica. E così, grazie a una grande versatilità nell’interpretare linguaggi stilistici diversi, i formati extralarge e le lastre in ceramica di ultima generazione non solo diventano elementi di primo piano in edifici pubblici e hotel di alto profilo grazie a inedite pose decorative ma rappresentano una soluzione di rivestimento sempre più gradita negli interior domestici sia classici che moderni perché in grado di esaltare ogni spazio abitativo, dal bagno al living, con superfici dal forte impatto materico che guardano all’estetica elegante tipica dei Fifties.

Per rispondere al meglio a questa tendenza, Florim ha da tempo intrapreso un percorso di ricerca indirizzato allo sviluppo di collezioni effetto marmo che si collocano tra le produzioni ceramiche top di gamma, ponendosi all’avanguardia per la qualità e molteplicità delle proposte.

Partendo dal più intramontabile dei contrasti, quello tra il bianco e il nero, Black&White Marble declina gli opposti cromatici per eccellenza in una serie di varianti di grande personalità. Se il punto di partenza è naturalmente il bianco più puro e il nero assoluto delle due superfici monocromatiche, le altre interpretazioni giocano con un dosaggio sapiente delle tinte di base dando vita a sofisticati mix rigorosamente bicolor dal sorprendente effetto visivo. Pensata per dialogare con architetture razionali e rigorose atmosfere minimal, la collezione punta alla definizione della materia ceramica in chiave progettuale consolidando l’idea di una potente interconnessione tra habitat naturale e ambiente costruito.

Lo studio grafico degli abbinamenti, ispirato liberamente alle variegate morfologie della terra in movimento, riporta sulle lastre B&W_Marble pattern inediti e mai impersonali, che valorizzano al massimo grado l’interazione con la luce sia nella finitura matte che in quella lucida high-glossy. La gamma dei formati, che va dal 30x60 cm fino alla grande lastra Florim Magnum Oversize 160x320 cm, permette di esplorare ogni tipologia di rivestimento spaziando disinvoltamente tra bagno, cucina, soggiorno e zone notte dal carattere sofisticato.

Se il fascino classico del bianco e nero è un punto fermo nell’estetica del marmo, la possibilità di viaggiare tra le diverse e imprevedibili tonalità delle sue varianti colorate è altrettanto intrigante. Non stupisce dunque che Florim indaghi le infinite possibilità espressive della ceramica nel segno del lusso e studi collezioni ispirate a varietà lapidee rare provenienti dalle zone geografiche più disparate.

Étoile de Rex si basa su una selezione di marmi inediti e preziosi che ci conducono in ambientazioni fastose grazie a superfici brillanti di incredibile impatto decorativo. Sono sette le varianti, che illustrano con dettagli grafici ricercati e cromie affascinanti il panorama sorprendente delle pietre naturali più esclusive spaziando dalle sfumature beige e avorio del Cremo Delicato tipico dell’Appennino tosco-emiliano ai toni seducenti verde-blu dell’Amazzonite, minerale originario del Brasile. L’obiettivo? Rielaborare la materia ceramica mantenendo il fascino dei marmi originari a cui si ispira la serie, dando vita a un delicato equilibrio tra segni e colori che valorizza al massimo il piacere sensoriale di vista e tatto per creare progetti d’interior scenografici.

Tutte le varianti cromatiche in collezione, contraddistinte da trame particolari e venature a contrasto, possono essere utilizzate singolarmente o in abbinamento tra loro, sia a pavimento che a rivestimento, prestandosi a molteplici interpretazioni formali. Le quattro grafiche étolie renoir, étolie gris, étolie cream e étolie tropical si sviluppano sia nei formati tradizionali che nel pianeta delle grandi lastre Florim Magnum Oversize, le altre tre - étolie brown river, étoile illusion, étoile symphonie- sono previste solamente nei formati Magnum modulari tra loro 60x240cm, 120x240cm, 60x120cm, 120x120cm.

Ancora più chic e ricercate, le superfici Les Bijoux de Rex si avvicinano a varietà lapidee così rare ed esclusive da ricordare vere e proprie pietre preziose da sfoggiare. Con questa collezione Florim offre un viaggio tra la gamma dei materiali naturali più decorativi, ricercando l’ispirazione tra pietre dure e minerali nobili utilizzati per la creazione di monili di alto artigianato e meravigliosi marmi che caratterizzano le architetture, le sculture e in generale le opere più importanti della storia dell’arte: un modo per suggerire nuove espressioni creative e soluzioni di allestimento all’insegna di bellezza e charme, particolarmente adatte per location eleganti e ambienti domestici prestigiosi.

Les Bijoux de Rex per incontrare tutti gli stili e accontentare tutti i gusti offre un ventaglio di interpretazioni materiche davvero eclatanti, tra cui Onyx Blanche ispirata al pregiato Onice Bianco; Calacatta Altissimo Blanc che reinterpreta attraverso una texture arabescata il marmo Calacatta Altissimo, Ombre de Caravage, rilettura raffinata della varietà lapidea dai toni caldi Ombra di Caravaggio e Marron Imperial che ripropone le tonalità brown del celebre marmo di origine spagnola Emperador. E non finisce qui: sono ancora più simili allo splendore di un gioiello le superfici fortemente striate di Brèche Capraia e Les Quatre Saisons, le stimolanti nuance di Jaspe Rouge affini alle cromie intense della pietra semipreziosa del Diaspro Rosso, il blu profondo e ipnotico di Sodalite Bleu, traduzione ceramica del raro minerale da cui prende il nome. Realizzate in grès porcellanato colorato in massa, le lastre Les Bijoux de Rex si articolano in una gamma di misure che va dai formati più tradizionali nello spessore 10 mm alla dimensione Magnum Oversize fino a 160×320 cm in 6 mm di spessore.

Se le collezioni Etoile de Rex e Les Bijoux de Rex giocano sulla reinterpretazione di marmi rari ed esclusive varietà lapidee, la collezione ceramica Policroma disegnata da Cristina Celestino per CEDIT – Ceramiche d’Italia (marchio di Florim), inaugura un’innovativa formula estetica orientata alla modernità che allo stesso tempo non scorda i canoni stilistici della classicità (Vedi foto di copertina). Caratterizzata da una matrice fortemente architettonica, evocata dal motivo formale degli archi a tutto sesto, la serie include nel proprio repertorio di grandi lastre un doppio filone estetico che si ispira a due differenti origini: l’intricata trama di venature specifica di alcune rocce metamorfiche naturali e la compattezza cromatica tipica delle superfici in marmorino, ottenute attraverso un’antica tecnica di decorazione a stucco lavorato per ottenere la luminosità e la levigatezza del marmo. Nella loro diversità esemplificativi di una lunga tradizione tutta made in Italy, i due temi si intrecciano armoniosamente in un sapiente ed equilibrato mix visivo, testimonianza di modi di costruire e decorare che hanno caratterizzato il paesaggio urbano ed extraurbano della nostra penisola nel corso delle diverse epoche. Nella colta rilettura della designer, il bagaglio di memorie legato all’impiego delle due materie diventa un abaco di soluzioni arredative contemporanee in cui le grandi superfici ceramiche diventano porzioni di spazio ben definite in campi continui o delimitate da rigorose cornici scure, dando modo a progettisti e designer di sperimentare molteplici disegni bidimensionali dal forte impatto visivo.

Cristina Celestino per Policroma ha voluto rievocare la bellezza di marmi squisitamente italiani, scelti tra quelli ormai in via di estinzione come per esempio il Rosa Valtoce, il marmo utilizzato per realizzare il Duomo di Milano, o il Verde Alpi amato da Gio Ponti, utilizzato spesso negli androni milanesi come in altre architetture storiche italiane, e ancora il Cipollino in cui intrusioni di ferro e ossidazioni danno vita a suggestive striature di colore. La collezione diventa così occasione di celebrare materiali sempre più rari in natura, abbinandovi la rilettura della importante tradizione decorativa del marmo artificiale in scagliola, attualizzato dalle cromie polverose del cipria e del lichene e dai più decisi rosso mattone e verde conifera.

Se Policroma introduce un’originale interpretazione d’autore, la serie in grès porcellanato Prexious of Rex si dedica esclusivamente all’esaltazione di esemplari lapidei senza tempo, rielaborati attraverso il consolidato equilibrio di perizia tecnica e creatività. Tutte le varianti in collezione si distinguono per lo sviluppo armonioso del disegno che si svela accostando le lastre in ampie superfici in grado di rievocare la perfezione estetica del marmo naturale. Particolarmente eleganti, i rivestimenti Prexious of Rex abbracciano sei motivi grafici in cui venature e sfumature possono essere più chiare o più scure per avvicinarsi alla texture delle varietà marmoree a cui si ispirano, dando spazio a raffinati bilanciamenti tra bianco e grigio per White fantasy, Mountain treasure e Pearl attraction, al marrone per Charmingamber e Dream arabesque, al nero intenso solcato da sottili striature per Thundernight. La doppia finitura matte e glossy permette di assecondare un gusto più contemporaneo o indirizzarsi verso un più classico effetto a specchio, tipico delle pietre pregiate.