I comuni di Lucca e Capannori, sono fra i territori toscani più belli, e ricchi di storia. Storia che ancora oggi respiriamo nelle bellissime ville storiche sparse sulle nostre belle colline.
In molte di queste ville storiche costruite dal XV al XIX secolo site nei territori comunalI, costruite da ricchi mercanti di Lucca ed utilizzate come residenze estive o come villa-fattoria., è possibile celebrare il rito civile del matrimonio.
Paesaggi unici, ricchi di magica atmosfera, dove il vissuto traspare dagli arredi, dai mobili d’epoca e dalle opere d’arte. Le meravigliose Ville, situate in posizione paronamica, offrono superbi panorami della campagna e delle colline colline ricoperte di olivi e vigne. Queste proprietà uniche, ricche di bellezza, silenzio e amenità, possono diventare la location ideale per il vostro matrimonio.
Nella nostra collaborazione con queste splendide strutture, vogliamo garantire soluzioni uniche ed eleganti per la celebrazione dei matrimoni in location di pregio, non solo di tipo storico, ma anche con caratteristiche rurali e paesaggistiche tipiche del nostro territorio e particolarmente apprezzate per la loro atmosfera da sogno toscano.
Ecco le Ville Storiche abilitate alla celebrazione del rito civile del Comune di Capannori:
(Segromigno Monte) Il rustico gode di una spettacolare vista sulla piana di Lucca e la campagna ed è circondato da querce e piante di olivo da cui si produce un olio di eccellente qualità oltre alla frutta, miele, e ortaggi tutti a disposizione degli ospiti.
Recentemente restaurato, il casale è composto di quattro case spaziose: Camelia, Orchidea, Melograno e Ginestra.
Villa Margherita è la quinta unità ed è posta a pochi metri dal casale e fornita di una propria entrata e piscina privata.
Nei lavori di ristrutturazione sono stati usati prestigiosi materiali ottenendo cosi risultati di alta qualità; il soffitto con travicelli e mezzanine sono espressione della tradizione toscana, così come la mobilia utilizzata e molti particolari in pietra a vista. I bagni sono stati accuratamente rivestiti con marmo di Carrara, alcuni con vasca idromassaggio. Lo stile del decoro e l’attenzione ad ogni dettaglio hanno creato un’atmosfera elegante e piacevole.
I giardini circostanti sono ben curati e ricchi di fiori, ogni casa ha a disposizione un gazebo con barbecue nel proprio giardino. Gli ospiti condividono la piscina, la zona idromassaggio, una lavanderia con lavatrice e ferro da stiro e il forno a legna dove e’ possibile cuocere il pane e la pizza.
E’ possibile affittare l’intero casale in esclusiva per grandi gruppi, così come per matrimoni, anniversari, conferenze, corsi di formazione e work shop. Gli ospiti oltre ad avere accesso a tutte le aree del casale, potranno godere della terrazza.
(S.Gennaro) La Fattoria di Fubbiano è un antico borgo rurale situato sulle Colline Lucchesi, tra vigneti e oliveti secolari.
La villa patronale, cuore della fattoria, costruita nel XVII secolo, è un esempio di architettura tipicamente lucchese: a pianta rettangolare, con il tetto a quattro spioventi, la cappella privata, la scalinata centrale e i cornicioni in pietra serena.
(Segromigno in Monte)Le grandi fattorie delle Colline Lucchesi nascono agli inizi del 1500 quando le famiglie dei mercanti della seta cominciano ad investire in terreni; tra queste la famiglia Bernardini acquista un corpo di terreni a Segromigno in Monte, in una zona collinare particolarmente favorevole alle colture di viti e olivi.
Nel corso dei secoli i Bernardini effettuarono grandi opere di ampliamento e trasformarono zone boschive in vigneti ed oliveti.
L’azienda diventa parte rilevante dell’economia familiare grazie anche alla lungimiranza e allo spirito imprenditoriale del Conte Federico Bernardini che, agli inizi del 1800, acquista la confinante proprietà dei Buonvisi. L’ultima erede dei Bernardini, Antonietta, sul finire dell’800 sposa il marchese Raffaello Mansi, portando in dote, fra l’altro, la Fattoria di Segromigno in Monte che diventa così la Fattoria Mansi Bernardini.
L’azienda, condotta a mezzadria sino alla fine degli anni ’50, con il passaggio alla conduzione diretta entra in un lungo periodo di crisi che dura sino ai primi anni 80, quando l’attuale proprietario, pronipote di Antonietta Bernardini e Raffaello Mansi, inizia ad affiancare l’attività turistica a quella agricola mediante la ristrutturazione delle case coloniche dell’azienda. Ancora oggi l’intera tenuta è destinata ad attività turistico-ricettiva ed è stata oggetto di costanti opere di manutenzione e di restauri che, negli ultimi anni, si sono concentrati sul recupero delle case coloniche ripristinate con materiali tradizionali, nel rispetto sia delle tipologie edilizie sia del paesaggio.
La fattoria affianca all’attività agricola quella dell’accoglienza degli ospiti in vari ambienti, tra cui la citata villa Bernardini, un antico metato oggi denominato il Leccio, ed una casa immersa nel verde dell’oliveto. Le case, variamente distribuite sugli estesi terrazzamenti collinari, sono immerse in una vegetazione che unisce alla tipicità delle specie locali echi di studiati giardini manieristi. Le attività agricole vere e proprie sono indirizzate alla produzione del pregiato olio extravergine di oliva, per il quale sono stati reimpiantati negli ultimi venti anni oltre duemilacinquecento olivi.
https://isognisondesiderievents.com/2019/02/18/sposarsi-in-toscana-cerimonia-con-il-rito-civile-nelle-ville-storiche-del-territorio-di-capannori-e-di-lucca/?fbclid=IwAR1H7WTqwiXY5deZsfh6BLXYC2fDB96cn4U_22b_1lq8ds-XHPtACyNG0Y8
(San Martino in Colle) La Casa Gialla è un’antica dimora di proprietà della famiglia Franceschini, tenutaria di beni e terre dal XVIII secolo.
Il complesso architettonico si raggiunge a piedi dalla rampa gradonata che si apre vicino all’oratorio ed è caratterizzato da una particolare articolazione di volumi probabile frutto di una stratificazione edilizia avvenuta nel tempo, per cui l’originaria abitazione colonica e le altre pertinenze si connettono al palazzo principale mediante un corpo edilizio trasversale nel quale si apre un portico architravato al piano primo.
La villa, oggi denominata “La casa gialla”, è un antica villa padronale del secolo XIX ed è stata recentemente ristrutturata in chiave moderna dall’architetto fiorentino Claudio Nardi. Si trova a San Martino in Colle, in una posizione privilegiata, con vista panoramica sulle colline della Lucchesia.
II salone centrale, con camino in stile, è collegato all’altra sala, ampia e luminosa, disposta ad “elle”; l’ambiente è caratterizzato da un stile minimalista decisamente elegante e sobrio. Dalle porte a vetro delle sale ci si affaccia direttamente sull’ampio giardino all’inglese, delimitato da rose rampicanti, camelie e glicini, sui quali domina un secolare cedro del Libano.
Annessa alla Casa Gialla, a fianco del viale pedonale di accesso alla villa, si trova la piccola cappella privata, ancora consacrata ed utilizzabile per le funzioni religiose più intime.
La location ideale per ricevimenti, matrimoni, party esclusivi, degustazione vini, corsi enogastronomici e meetings aziendali.
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(S.Gennaro)Palazzo Boccella fu costruito nei primi anni del XVI secolo ad opera di Enrico Boccella, buon amico dei Buonvisi anch’essi proprietari di immobili a San Gennaro.
Del primo periodo della storia del Palazzo non si hanno notizie certe fino a quando Cesare Boccella, nato nel 1810, dopo aver studiato tra Parma e Montpellier tornò a Lucca dove fu nominato ministro della Pubblica Istruzione dal Granduca di Toscana Leopoldo II. Durante il suo incarico durato dal 1849 al 1854 maturò l’idea di unificare le Università di Pisa e di Siena. Il Granduca, riluttante, non glielo permise. Si narra, allora, che il rifiuto e l’impossibilità di portare a termine il suo progetto, gettarono Boccella in uno stato di prostrazione tale da ritirarsi a vita privata nel Palazzo di San Gennaro. Morì a Lucca nel 1877.
In seguito la proprietà dei Boccella fu acquistata dai Fatinelli, un’altra famiglia del luogo che ampliò così i suoi possedimenti e destinò il Palazzo ad altri usi. Le scuderie furono adibite a cantine, le camere della servitù vennero utilizzate per i bachi da seta e per l’uva da appassire e le stanze nobili divennero una scuola elementare che annetteva un piccolo appartamento per l’amatissima Maestra Belli che, con la sua squisita finezza, era riuscita ad insegnare non solo ai ragazzi, ma a tutti gli abitanti del borgo. Ancora oggi una pietra sul muro del palazzo ricorda la morte di uno dei figli della maestra al tempo dei partigiani. A lui fu intitolata via Ilio Menicucci.
Negli anni a venire la proprietà del Palazzo fu oggetto di vari passaggi fino all’acquisto del Comune di Capannori nel 1998. Dopo averlo salvato dall’inesorabile declino, il Comune ha conferito Palazzo Boccella all’omonima Fondazione, nata con il preciso scopo di farlo restaurare a regola d’arte e di renderlo di nuovo vivo e attivo con attività legate alla promozione dei prodotti del territorio.
Riportato agli antichi splendori, Palazzo Boccella è diventato sede di una scuola di Management dell’Accoglienza e Discipline Enogastronomiche e promuove iniziative legate al tema dell’alimentazione.
La Fondazione Palazzo Boccella è nata per volontà del Comune di Capannori che, dopo aver acquistato il Palazzo, nel 2002 glielo ha conferito con il preciso scopo di ristrutturarlo e di riportarlo a nuova vita con attività legate al tema della promozione dei prodotti agroalimentari del territorio con particolare focalizzazione sul settore enogastronomico.
La creazione di una scuola di Alta Formazione in Management dell’Accoglienza e delle Discipline Enogastronomiche – SCUOLA MADE aderisce, quindi, perfettamente allo spirito e alla missione con cui la Fondazione stessa è nata e si è sviluppata nel tempo. I concetti di cultura enogastronomica, formazione, sfruttamento e sviluppo delle risorse locali sono in linea con la vocazione del territorio e con gli obiettivi della Fondazione.
La Fondazione Palazzo Boccella inoltre si impegna in numerose attività extrascolastiche che vedono il coinvolgimento delle aziende agricole del territorio, dei consorzi del vino e di tutte le realtà associative del settore enogastronomico.
Durante i fine settimana e nei mesi estivi vengono organizzati corsi di cucina base e avanzati tenuti da cuochi di fama internazionale, lezioni e seminari sull’alimentazione, degustazioni di olio e di vino, convegni ed eventi a tema che vedono la partecipazione attiva degli studenti della Scuola MADE.
In sintesi, ecco le attività di Palazzo Boccella:
(S.Gennaro) Palazzo Bove è una elegante residenza storica risalente al XV secolo (1435), splendidamente posizionata sulla sommità dell’antico borgo di San Gennaro e immersa nel suggestivo scenario delle colline lucchesi a pochissimi chilometri dalla città “dall’arborato cerchio”, come al D’Annunzio piacque definire Lucca.
La collocazione geografica, lo spettacolare panorama che si può godere dal suo giardino e la breve distanza che lo divide dalla città, rendono Palazzo Bove una cornice ideale per chi desidera celebrare e festeggiare il proprio matrimonio in villa a Lucca, oppure organizzare un importante evento privato o un ricevimento elegante.
L’interno di Palazzo Bove può ospitare fino a 80 persone, la limonaia 200 persone, il giardino panoramico oltre 300 invitati.
Nei suoi eleganti spazi interni come pure nel suggestivo giardino panoramico, Palazzo Bove può ospitare non solo matrimoni e ricevimenti, ma anche eventi culturali, concerti, serate a tema, presentazioni editoriali, convegni, degustazioni.
Palazzo Buonvisi è una residenza storica che si trova nella parte più antica di San Gennaro (fraz. di Capannori), denominata “Castello”.
Il Palazzo è appartenuto a due personaggi estremamente importanti per la storia, i Cardinali Girolamo e Francesco Buonvisi. La famiglia Buonvisi era composta da potenti nobili e ricchi mercanti lucchesi ed erano già conosciuti nel Medioevo come banchieri. Gran parte della loro fortuna, comunque, è attribuibile anche al commercio della seta.
I Buonvisi ricoprirono ruoli chiave in momenti molto importanti per la storia di Lucca. Fu Martino Buonvisi a soffocare la rivolta “degli Straccioni”. E vi è sempre un Buonvisi dietro alla congiura contro Paolo Guinigi, allora alla guida di Lucca.
In questa casata vi sono stati fedeli consiglieri del Papa, Cardinali, governatori del Conclave. Tra loro proprio Francesco e Girolamo Buonvisi che, vescovi di Lucca, cercavano spesso un po’ di quiete nel palazzo di San Gennaro, forse usato come residenza per la caccia.
La costruzione è riconducibile alla seconda metà del XVI secolo e fu ristrutturata per volontà dei Buonvisi intorno al 1640: a testimoniare i lavori effettuati, una targa apposta nelle cantine.
Secondo alcune ricerche, il salone del Palazzo, viste le dimensioni, era usato come teatro del paese. Tutto l’edificio è organizzato proprio intorno ad esso, su tre piani, secondo una simmetria tipica delle ville lucchesi.
(San Pietro a Marcigliano) Questa incantevole struttura nasce nel cuore di un antico casolare del XVI secolo recuperato in tutto il suo splendore e in grado di combinare perfettamente antichità e modernità.
Splendida location per matrimoni, offre una vasta gamma di servizi per eleganti cerimonie ed eventi speciali.
Corsi di Cucina studiati dallo Chef Lotti ed il suo Team con ingredienti genuini, percorsi enogastronomici, i sapori degli olii extravergine e la certificazione DOP.
Uno dei punti di forza di questo elegante albergo a Lucca è rappresentato dal ristorante panoramico. Attraverso i gustosi piatti tradizionali riesce ad esaltare pienamente i sapori di prodotti tipicamente locali, scelti con cura e seguendo l’andamento delle stagioni.
L’ottima cucina, l’eccellente professionalità del personale, l’impeccabile organizzazione ed uno scenario da favola, lo rendono un luogo perfetto per ogni tipo di evento, dai matrimoni alle comunioni, fino ai divertenti corsi di cucina che si tengono tra le sue mura.
(Gragnano)L’azienda agricola Tenuta Gaetano Spadaro, di proprietà della famiglia dal 1959, produceva vino rosso, bianco e olio.
Alcuni anni fa ha subito una radicale trasformazione. I terreni circostanti l’agriturismo sono stati preparati per accogliere ulteriori piante di olivi, così da incrementare la produzione dell’olio extra-vergine di oliva.
Altra importante trasformazione è stata quella di convertire l’azienda In “biologica”: scelta importante e fondamentale, poiché il comparto “biologico” sta assumendo un crescente interesse sia per i consumatori che ricercano sempre di più la qualità e la garanzia, sia per la maggiore sensibilità da parte dei produttori verso la protezione e la conservazione dell’ambiente naturale.
Nelle accoglienti e caratteristiche sale ristorante è possibile effettuare banchetti, compleanni, corsi di cucina, e di ospitare gruppi anche numerosi per colazioni, merende, o cene.Inoltre, è anche possibile organizzare cerimonie, matrimoni, utilizzando l’annessa chiesetta.
(S. Andrea di Compito) La villa, nella sua conformazione attuale, fu costruita dalla famiglia Orsi nella prima metà del XVII secolo.
Il complesso più antico era diversamente articolato e diviso in due edifici, come si legge su un martilogio del 1695 in possesso dei nuovi proprietari, la famiglia Borrini.
Il giardino della villa fu edificato da Francesco Maria Borrini nel 1817, anno in cui venne ultimata la costruzione della strada che porta fino a S. Andrea di Compito. Nel 1830 venne impiantata dai suoi figli, Angelo e Alessandro, una grande collezione di camelie. A questa si dedicò soprattutto Angelo Borrini, medico oculista personale del Duca di Lucca, Carlo Lodovico di Borbone. Nutrendo una grandissima passione per questa pianta dalle origini esotiche ed intrattenendo rapporti con i più importanti giardinieri di quel tempo, riuscì ad arricchire sempre più la sua collezione di esemplari rari e particolari. Questo amore per la camelia lo portò ad ottenere anche nuove cultivar: la prima, chiamata “Oscar”, dal nome del figlio, fu ottenuta dal Borrini nel 1835 ed è descritta nel catalogo Scarlatti del 1888 (fiore medio-grande, doppio con petali di colore bianco, con numerose listature e screziature rosse). La camelia “Ida Borrini”, dedicata alla figlia, fu ottenuta nel 1837 (fiore medio, doppio con petali di colore bianco con qualche listature di colore rosa).
La passione si tramandò di generazione in generazione, dal figlio Oscar, che iniziò ad occuparsi del giardino dopo la morte del padre, alla nipote Eloisa, in tempi più recenti. Così è stata preservata la preziosa raccolta che oggi conta circa 70 diverse cultivar.
Rarissima è la “Stella di Compito” (fiore medio-grande, doppio con petali rosa tenue con l’orlo del petalo bianco), che era creduta estinta. Questa cultivar fu ottenuta dal cav. Cesare Fianchetti a Firenze e dedicata al paese di S. Andrea di Compito, luogo da lui molto amato.
(Camigliano) Villa Bruguier è situata a Camigliano e risale al XIX secolo.
Il palazzo e gli altri edifici della chiusa sono racchiusi nel vasto parco della originaria villa dei Guinigi. Il palazzo ed il parco vennero ristrutturati dopo la cessione della loro villa di San Colombano alla Mensa Arcivescovile, avvenuta nel 1821.
L’edificio è a tre piani a blocco molto allungato, accentuato da un corpo di fabbrica sporgente con un colonnato a doppi pilastri di marmo bianco appoggiato alla facciata. Vi è una grande terrazza che occupa l’intera copertura del loggiato necessario, all’epoca, per scendere al coperto dalle carrozze.
All’interno troviamo il vasto atrio con colonne di marmo che introduce allo scalone interno di collegamento e che rappresenta lo spazio centrale intorno al quale è impostata la distribuzione degli ambienti del palazzo.
Immersa nel parco secolare della Villa, tra le altre costruzioni storiche troviamo la limonaia realizzata nel XVIII secolo. L’edificio era nato per la protezione invernale degli agrumi che nella bella stagione decoravano i prati antistanti. La limonaia ha mantenuto tutte le sue caratteristiche architettoniche anche dopo il restauro, sviluppando un’atmosfera molto suggestiva e raccolta.
L’ampio parco è costituito da grandi prati scanditi da essenze secolari: cedri del libano, conifere, ippocastani, legaestroenie. L’atmosfera è rallegrata da fontane e zampilli.
(Camigliano) Le origini di Villa Daniela Grossi risalgono al XVII secolo.
Nel 1649 il nobile lucchese Alessandro Massei acquistò la Villa in un’asta pubblica dalla famiglia Santucci. L’edificio non era in buono stato e tra gli anni 1650 e 1656 furono realizzati molti restauri e migliorie, allo scopo di rendere la dimora adatta alla villeggiatura di una nobile famiglia lucchese. Nel 1695 la Villa fu ereditata da Bianca Teresa Massei, moglie di Buonviso Buonvisi, ma la nobildonna due anni dopo la vendette al facoltoso mercante Giovan Andrea Guidotti. Nell’archivio storico di Lucca ritroviamo nel 1843 la Villa fra le proprietà dei Guidotti, descritta come un complesso di quattro piani, ogni piano affrescato con racemi, anfore, candelabri e paesaggi: tutti elementi decorativi tipici dei restauri avvenuti nelle ville lucchesi durante il principato di Elisa Bonaparte.
Gli esterni della villa erano costituiti da: terreno, oratorio, limonaia e giardino su due livelli come ancora oggi lo possiamo ammirare. La famiglia Guidotti non ebbe eredi diretti e la Villa fu ereditata da Sinibaldo Sinibaldi. Nel 1866 i conti Guinigi acquistarono tutta la proprietà dai Sinibaldi e la donarono ai frati Cappuccini, privati delle loro proprietà in seguito alle leggi sulla secolarizzazione dei beni ecclesiastici. I frati così descrivevano la Villa: affrescata, molto ben arredata e ricca di piante di limoni. In seguito apportarono alcune modifiche utili alla loro vita religiosa e alla creazione di un seminario di clausura dove insegnare materie liceali. In pochi anni il numero dei frati e degli studenti crebbe velocemente per cui nel 1903 fu costruito un’immobile adiacente alla Villa adibito a dormitorio, cucina e sale studio/ricreazione. L’oratorio fu ampliato e convertito in una chiesa dove anche la popolazione limitrofa poteva accedere.
Nel 1929 fu costruita un’altra ala adiacente alla chiesa, utilizzata esclusivamente per le aule scolastiche. Alla fine del XX secolo le vocazioni diminuirono e il convento rimase vuoto.
Nel 1995 il complesso è stato acquistato dalla famiglia Grossi/Cervelli che ha intrapreso un importante lavoro di consolidamento e restauro grazie al quale gli affreschi sono stati riportati alla luce e la villa, la limonaia e il giardino all’italiana hanno riacquistato l’antico splendore.
(Camigliano) La villa, oggi della famiglia Lazzareschi, è stata per circa cinque secoli di proprietà della famiglia Pagnini, un casato citato già nel XIV secolo e della cui stirpe fecero parte illustri professionisti.
Edificata da Ottaviano e Decio, figli di Agnello, con “molto somma di denari”, la casa grande di Camigliano, fu riunita nel 1619 sotto il possesso unico di Ottaviano dietro versamento di 1400 scudi, ovvero il “prezzo che Decio havea pagato per la sua parte delle spese fatte in murare et fabbricare detta casa et maneggiarla”. Da quella data il “podere con casa vechia et nuova, solariata a due solari con forno, et terre campie, et con fornace da matoni, con alberi, viti, con frutti, castagni, peri, meli […] posti nel comune di Camigliano luogo detto a bellvedere, cioè al Poggio, che s’accosta da levante […] ai beni dell’heredi di giorgio, da mezzodì detti heredi fossa mediante, da ponente via pubblica mediante i beni del mazzarosa”, comprese “le mobilie esistenti in detta villa di camigliano” (ASL, Notai 769, Orazio Pagnini 19 settembre 1619) è rimasto agli eredi di Ottaviano, passando per i testamenti del nipote Alessandro, della pronipote Angela e continuando nelle successive generazioni sino al XIX secolo.
La villa è posta al culmine del poggio alle cui spalle sono collocati numerosi annessi agricoli.
L’accesso a monte è segnato da un viale alberato che conduce ad un maestoso cancello settecentesco di eco juvarriano, incorniciato dalle due palazzine gemelle della limonaia, che hanno aperture a tutto sesto.
Di proprietà della famiglia Lazzareschi dal 1982, è stata completamente restaurata sia negli interni, sia esternamente, ultimando il recupero del giardino secondo il disegno ottocentesco.
Attualmente la villa costituisce il perno amministrativo e funzionale di un’attiva azienda turistico-alberghiera che ospita i visitatori all’interno di rustici ristrutturati in tempi più recenti con materiali e tecniche tradizionali.
(S.Gennaro) Villa Leoni, seicentesca tenuta di campagna un tempo castello, offre lo scenario perfetto e suggestivo per celebrare uno dei giorni più importanti della vita, all’insegna del gusto, della raffinatezza e dell’ eleganza.
La struttura conserva gli arredi e gli ornamenti originari e mette a disposizione i suoi ampi spazi interni ed i giardini esterni per accogliere al meglio gli invitati.
Il giardino all’italiana si affaccia sullo splendido panorama della campagna circostante e lì potrà essere allestito l’elegante aperitivo di benvenuto.
Il ricevimento si può svolgere nel giardino a due piani.
Sulla terrazza in cotto gli invitati si possono intrattenere con musiche e danze per completare nel modo migliore la celebrazione di un giorno da favola.
L’annessa cappella privata vi offre inoltre il luogo ideale dove poter celebrare la cerimonia di nozze in un’atmosfera romantica e raccolta.
Vorno)Situata nel paese di Vorno, Villa Michaela è una lussuosa villa del XIX secolo progettata dal famoso architetto Lorenzo Nottolini, che ha realizzato anche l’acquedotto.
Grazie ai grandi spazi della villa, è una location perfetta per riunioni, matrimoni, meeting.
Proseguiamo con le Ville Storiche abilitate alla celebrazione del rito civile del Comune di Lucca:
(Vicopelago) E’un pregevole esempio di villa patrizia tardo rinascimentale ed è una delle principali dimore storiche lucchesi. L’edificio, di grande interesse storico architettonico ed ottimamente preservato, fu edificato intorno al 1615 da Bernardino Bernardini ed è ancora abitato dai suoi discendenti. Alla villa si accede da un cancello, attraverso i viali che immettono nel parco. I locali della villa conservano arredi d’epoca di grande pregio sono riservati alla famiglia Bernardini che vi ha stabilito la propria residenza e perciò sono visitabili solo in particolari occasioni. Il parco, completamente recintato, si compone di ambientazioni diverse e comprende oltre 350 specie vegetali. La limonaia, la serra ed i giardini sono ordinariamente disponibili per l’organizzazione di eventi. Nei locali/ambienti della storica Villa Bernardini è stato istituito un separato Ufficio di Stato Civile per la sola celebrazione dei Matrimoni con rito civile. Questo ufficio, denominato Ufficio di Stato Civile II – Villa Bernardini, per la sua funzione assumerà la denominazione di “Casa Comunale”.
(San Pancrazio) In origine Diodati, è situata in posizione panoramica alle pendici delle colline lucchesi ed è un edificio di grandissimo interesse storico architettonico. L’impianto originario gotico della villa, alla fine del XVI secolo assunse forme rinascimentali, mentre l’attuale assetto neoclassico, dovuto ai Marchesi Cittadella, risale al periodo Napoleonico. Alla Villa si accede da un elegante cancello di ferro, attraverso un imponente viale che immette nel parco. Il piano terra, conserva arredi, dipinti, libri e oggetti d’epoca di grande pregio ed è aperto ai visitatori tutto l’anno ed occasionalmente ad altri eventi. I due piani superiori sono riservati alla famiglia Grabau. Il parco recintato è molto suggestivo. La vasta limonaia del 1600 ed il Teatro di Verzura sono ordinariamente disponibili per l’organizzazione di eventi. Nei locali/ambienti della storica Villa Grabau è stato istituito un separato Ufficio di Stato Civile per la sola celebrazione dei Matrimoni con rito civile. Questo ufficio, denominato Ufficio di Stato Civile III – Villa Grabau, per la sua funzione assumerà la denominazione di “Casa Comunale”.
(San Pancrazio) Un tempo Buonvisi, è un complesso rinascimentale commissionato alla fine del ‘400 a Matteo Civitali, al quale deve essere attribuita la loggia armoniosa che caratterizza la facciata a monte della villa. Vi si accede da un cancello monumentale, attraverso uno scenografico viale di cipressi che immette nel parco. I locali della villa sono riservati alla famiglia Oliva che vi risiede. Il vasto parco recintato si compone di giardini e boschetti a vari livelli, di una volta arborea, una stanza di verzura, un belvedere, il teatro di verzura, vasche e fontane il tutto illuminato scenograficamente. Di grande interesse il ninfeo e l’antica scuderia dei Buonvisi, recentemente restaurata e comprendente mangiatoie ed arredi d’epoca. Il parco, la limonaia e le scuderie sono ordinariamente disponibili per l’organizzazione di eventi. Nei locali/ambienti della storica Villa Oliva è stato istituito un separato Ufficio di Stato Civile per la sola celebrazione dei Matrimoni con rito civile. Questo ufficio, denominato Ufficio di Stato Civile IV – Villa Oliva, per la sua funzione assumerà la denominazione di “Casa Comunale”.
(Sant’Ilario in Brancoli)sorge ad una altitutine di circa 300 metri, nella frazione di Sant’Ilario di Brancoli. L’edificio di grande interesse storico ed architettonico, risale al ‘400 e divenne proprietà della famiglia Sardi nel ‘500. La villa, edificata con caratteristiche di casa gentilizia “di campagna”, nel ‘700 fu ampliata e impreziosita da una scala esterna, dal loggiato e da un giardino all’italiana con al centro una vasca ottagonale, mentre il fabbricato annesso fu arricchito da un piccolo campanile con l’orologio. La villa è completamente recintata, un accesso laterale immette nel prato sul quale di affaccia la scala esterna. Il piano nobile della villa si apre su un grande salone centrale sul quale di affacciano le camere che conservano arredi e tappezzerie d’epoca di grande pregio. I locali della villa ed il giardino sono ordinariamente disponibili per l’organizzazione di eventi. Nei locali/ambienti della storica Villa Sardi è stato istituito un separato Ufficio di Stato Civile per la sola celebrazione dei Matrimoni con rito civile. Questo ufficio, denominato Ufficio di Stato Civile V – Villa Sardi, per la sua funzione assumerà la denominazione di “Casa Comunale”
(Lucca Centro Storico) Costruita da Bernardino Buonvisi verso la metà del ‘500, la villa Bottini è l’unico esempio di villa lucchese all’interno delle mure urbane. Il raffinato disegno architettonico dell’edificio si unisce al ricco apparato decorativo all’interno, e allo splendido parco circondato da un alto muro di cinta che ne protegge l’intimità. Passata a Elisa Baciocchi agli inizi dell’800, e quindi ai Bottini, oggi è di proprietà del Comune di Lucca.
(Gattaiola) Fu costruita da Nicolao Civitali nei primi anni del 500 per Francesco Burlamacchi. Ha un vasto parco e ampio loggiato affrescato, chiuso d’inverno da vetrate che formano una veranda, con una capienza di 80 persone sedute ai tavoli. Ampi spazi interni completamente ed elegantemente arredati tra cui un salone da ballo che può ospitare 130 persone sedute ai tavoli. La capienza complessiva al piano nobile, interamente affrescato, è di 350 persone sedute. Annesse vi sono delle case coloniche ristrutturate, con 2 piscine, che possono ospitare una trentina di persone.
(San Pancrazio) prima Villa Arnolfini, che si trova a S. Pancrazio, venne costruita da Girolamo Arnolfini (1490-1567) ed è uno splendido esempio di palazzo rinascimentale. Dopo gli Arnolfini i proprietari successivi furono i Sirti e poi i Contz. Nel 1812, Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone sovrana di Lucca e di tutta la Toscana, volle unire Villa Arnolfi alla Villa Reale per creare una maestosa residenza. Nel 1817 i due terreni vennero divisi. La Badiola, che si trova nel centro di un grande parco con piante secolari, ha la forma a parallelepipedo tipica del XVI secolo. Nel XVII secolo la villa venne ingrandita con due ali laterali.
(San Martino in Vignale) La Tenuta Maria Teresa deve il suo nome alla omonima villa ottocentesca, dimora storica della Duchessa di Lucca, Maria Teresa di Savoia, sposa di Carlo Lodovico di Borbone. La villa e la Tenuta si trovano sulla collina di San Martino in Vignale, nello stupendo scenario di uliveti, vigneti e boschi da dove è possibile ammirare un panorama a 360°, che include la piana di Lucca con il fiume Serchio, i monti Pisani e la Valfreddana, in una cornice di colline in cui la natura è l’elemento predominante.
Gli interessati che intendono celebrare il loro giorno più bello in una delle splendide dimore storiche lucchesi possono rivolgersi a noi per entrare in contatto con la villa prescelta per visitarla ed accordarsi sulla disponibilità delle date prescelte. Gli accordi per la cerimonia civile dovranno essere concordati e comunicati, in modo formale, la data, il luogo e l’orario del matrimonio con l’ufficio di Stato Civile del Comune, che curerà le pratiche matrimoniali, naturalmente potrete evvalervi della nostra consulenza anche per il disbrigo delle pratiche burocratiche.
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