Combinare marmo e legno nelle abitazioni e sfruttarne pregi e funzionalità non è difficile, perché questi due materiali nobili si completano a vicenda. Perfette sono le nuance tono su tono oppure in contrasto, per creare effetti straordinari in qualunque ambiente. Tuttavia, è importante sottolineare che il marmo si adatta perfettamente sia alle sfumature più chiare che a quelle più scure del legno. In cucina, qualunque sia lo stile, il marmo viene utilizzato soprattutto come rivestimento del piano di lavoro, nel lavello e nella zona dietro cottura. La combinazione del marmo con il legno in cucina è un binomio che da sempre suscita fascino e suggestione, a prescindere che si tratti di una cucina in stile classico, rustico, moderno o minimalista. A fare la differenza sono, come detto prima, i colori e come sono lavorati i due materiali.
Anche in un salone l’accoppiata marmo e legno è sempre vincente, e basta mettere al centro della stanza un tavolo in legno con base in marmo per esaltare l’ambiente. Molto belli sono i tavoli con struttura in legno ricercata e piano in marmo con venature particolari, ideali da collocare anche in un salotto o nella stanza da pranzo scegliendo le giuste dimensioni. Altra alternativa per combinare alla perfezione marmo e legno è la stanza da bagno, dove è ormai usuale trovare lavabi in marmo naturale installati in un mobile in legno, pezzo d’arredo straordinario che risulta, oltre che funzionale, anche molto bello a livello estetico. Come abbiamo visto, abbinare marmo e legno per arredare casa è veramente semplice, ma ci sono tante opzioni per chi non vuole usare il legno originale, come per esempio il gres porcellanato effetto legno!
Sicula doc anche se nata a Berlino, blogger affermata, estremamente curiosa, appassionata sin da ragazzina di scrittura e tecnologia, praticamente il mio pane quotidiano. Equilibrio sopra ogni cosa, senza pregiudizi e non temo i giudizi altrui.
© 2005-2022 Deva Connection s.r.l - Tutti i diritti riservati.
Design Mag, testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma n° 63 del 4 maggio 2022