Nella ex fabbrica Paracchi un loft su due livelli tutto in stile giapponese- Corriere.it

2022-10-09 12:24:17 By : Ms. Lena Ma

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Sayaka, architetto, giornalista e organizzatrice di eventi, giapponese di nascita e italiana d’adozione. È suo il progetto

Loft su due livelli con due terrazzi e vetrate affacciate sulla Dora, in quel tratto di città dove urbanisticamente ancora ci sono fabbriche, ex fabbriche, carrozzerie, supermercati e edifici trasformati in residenziale. Qui siamo nella ex fabbrica Paracchi tappeti, edificio storico con la facciata tutelata dalla soprintendenza delle Belle Arti e recuperata nel 2005 da un grandissimo e sapiente lavoro. E’ una delle prime realtà torinesi trasformate in loft, in tempi in cui di loft si sentiva parlare solo a New York e mai ancora in territorio sabaudo.

La particolarità di questo ex stabilimento sono le campate, interamente in cemento armato, che oggi ritroviamo internamente negli appartamenti e nei corridoi. Come la ciminiera conservata e inglobata nel progetto che spicca fiera all’interno del complesso.

Il suo è un loft incredibilmente accogliente, armonioso e luminoso, un po’ come lei, che mi accoglie con estrema gentilezza e mi mostra il suo nido, desiderato, costruito e immaginato insieme al marito Enrico. Zona giorno e cucina circondate da enormi vetrate, sfociano su un ampio terrazzo che affaccia sulla Dora.

Le chiedo come mai la scelta di un loft: «Per puro caso! Avevamo deciso di cambiare casa, le nostre piante stavano diventando sempre di più — ad oggi 186 — e avevano bisogno di più luce... Siamo stati ad Open House, lì abbiamo conosciuto questo complesso. Ce ne siamo innamorati subito!». Sayaka, ex architetto, attualmente giornalista e organizzatrice di eventi, giapponese di nascita e italiana d’adozione, ha progettato il suo loft con una richiesta imprescindibile: il bagno giapponese e una vera area interamente dedicata alla tradizione abitativa del suo paese di origine, infatti «se la sua realizzazione non fosse stata possibile, non avrei mai comprato questo loft». Il piano superiore da cui si accede attraverso una scala in ferro battuto, è la zona orientale: tatami a terra, un tavolo basso e dei cuscini per le cene con amici preparate da Sayaka. Una zona giorno che si trasforma in stanza per gli ospiti, spostando il tavolino e srotolando i materassi. Come mi spiega Sayaka, l’arredo giapponese è super versatile! Proseguendo in fondo, troviamo il desiderato bagno giapponese: una bellissima vasca in bamboo dove rilassarsi e il tipico sgabello in legno affianco dove detergersi.

Come vuole la tradizione giapponese, prima ci si lava con una doccia e una volta puliti ci si immerge nella vasca da bagno. Nello stesso modo l’acqua non verrà sprecata e verrà utilizzata per rilassarsi da tutta la famiglia (prima i bambini poi le mamme e infine gli uomini), per poi essere ancora utilizzata per bagnare le piante e lavare i panni: lo sapevate? In-Sto-Loft Italo giapponese si sta benissimo, talmente bene che Sayaka e Enrico hanno deciso di condividerlo mettendolo a disposizione per shooting fotografici e spot. Se volete visitarlo, sappiate che partecipa anche a Open House!

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