Outdoor, la stanza ritrovata - Casa & Design

2022-10-10 05:30:03 By : Ms. Nora Gao

Può bastare un arredo per cambiare look agli esterni

Arredamento da esterni, passione di stagione che può durare tutto l’anno. Ecco come scegliere a misura dei propri bisogni, fra mobili piccoli e soluzioni più grandi e più ambiziose

Da marzo a maggio su eBay sono stati venduti una sedia da esterni ogni 15 minuti e tre tavoli all’ora. Tutti a caccia del mobile adatto per attrezzare lo spazio all’aperto in vista della bella stagione. L’outdoor è spesso per gli italiani il “vorrei ma non posso”: la villa con piscina, il giardino da sogno, l’ampia terrazza con affaccio sul mare, ambientazioni che si trovano sulle riviste o nei cataloghi. Ma con un po’ di ingegno e di creatività è possibile organizzare e rendere confortevoli anche le zone più piccole. E il mondo dell’arredamento ci viene in aiuto: tavolini che si agganciano alle ringhiere dei balconi, sedute impilabili e apri&chiudi dal minimo ingombro, moduli luminosi componibili, luci che si appendono agli alberi, sgabelli che diventano vasi e capienti contenitori.

Alle idee mini abbiamo affiancano le soluzioni maxi, per i più fortunati che hanno tanti metri quadrati da configurare: morbidi divani con rivestimenti e imbottiture a prova di pioggia, raggi uv, salsedine e umidità, nidi con capote dove rilassarsi, poltrone con pouf comode e ricercate come quelle indoor. Il designer Ferruccio Laviani, l’architetto Rita Campana e la paesaggista Patrizia Pozzi: tre professionisti spiegano passo dopo passo, dal verde all’illuminazione, dai mobili ai complementi, come creare l’outdoor su misura. «Il terrazzo non deve essere arredato semplicemente con due seggioline e un tavolo», afferma Ferruccio Laviani, «ma dovrebbe essere inteso come un’estensione della casa, una stanza in più da personalizzare. Mobili, tappeti, statue, vasi di fiori e piante: ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Il risultato è un po’ come un sogno, come aprire una porta su un posto fantastico dove possiamo sbizzarrirci con la creatività e il nostro gusto». Il designer, che per Unopiù ha progettato il tavolo allungabile Durban, ma anche le pergole Shibuya e Cap Ferrat, continua: «Carta bianca alle idee: mi piacciono i pezzi in vimini, soprattutto quelli vintage, da abbinare a qualcosa di contemporaneo e di design, con note di colore da mischiare al verde della vegetazione. Tra i miei preferiti anche quelli in ferro: sedie, panche, tavoli e consolles in tondino piegato degli anni Cinquanta». Per il progettista di origini cremonesi l’outdoor è il regno del relax: «In estate sono come le lucertole e potrei stare ore con il mio iPod ad ascoltare musica e leggere libri, seduto comodamente sulla chaise longue oppure sulla sdraio di cui adoro i tessuti rigati in tela olona, un rivestimento grezzo utilizzato un tempo per i velieri, che ho scelto anche per la tenda di una doccia in una delle mie prime case». (leggi qui l’approfondimento di Laviani)

Se si ha a disposizione un piccolo balcone, è importante sfruttare al meglio ogni centimetro, come suggerisce l’architetto Rita Campana: «Sì a soluzioni salvaspazio, multifunzione e dalle piccole dimensioni. Ma, prima di tutto, bisogna organizzare il verde: sfruttiamo le pareti per attrezzare piccoli giardini o orti verticali. Per contenere le piante, si possono realizzare delle scaffalature con profondità ridotta, in legno o metallo, da collocare a parete, oppure appendere tanti piccoli vasi colorati alla ringhiera del balcone. Si avrà così la sensazione di essere a contatto con la natura anche in un appartamento metropolitano». Secondo step, gli arredi: «Scegliere quelli mini o richiudibili, in modo da riporli quando non servono più. I mobili devono essere proporzionati all’ambiente o quest’ultimo sembrerà ancora più piccolo visivamente. Esistono per esempio tavolini che si appendono alla ringhiera del balcone, come Bistrot di Fermob. In alternativa, una poltroncina con un tavolino da caffè o un piccolo carrello porta vivande. Un’altra idea mini: la panca contenitore utile per riporre gli attrezzi da giardinaggio, da mettere su un lato del terrazzino con morbidi cuscini». Quando lo spazio è poco, un’arguzia è utilizzare le pareti in altezza, anche per l’illuminazione, come continua l’architetto: «Sfruttiamo le superfici verticali per appendere lampade, faretti, ma anche cavi a più lampadine per fare atmosfera». Nel caso, invece, di outdoor molto grandi come i giardini, c’è più libertà di scelta, ma attenzione a organizzare bene le aree e la loro funzionalità. «Per i fan della tintarella, si può pensare a un angolo relax con lettino, sdraio e ombrellone. Se si preferisce sedersi con un libro e una bevanda fresca o accogliere gli ospiti, potremmo optare per divani con un tavolino da caffè, da mettere in una parte ombreggiata da un tendaggio o una pergola. Un’idea originale per creare un’atmosfera serale molto suggestiva è quella di inserire dei bracieri a bioetanolo, che non producono cenere e fumo. E, dato che lo spazio lo consente, predisporre una cucina outdoor con lavabo, zona cottura e un piano per colazioni e aperitivi. Infine, sempre per maxi esterni, fiori, alberi da frutto come i limoni e un orto per godere di prodotti bio e a chilometro zero».

Il verde si dimostra l’elemento chiave per personalizzare gli esterni, soprattutto quelli micro. Il nuovo trend è il verde fai-da-te, immaginato e realizzato dagli appassionati: «Oggi le persone vogliono occuparsi direttamente, comprando piante e vasi», racconta la paesaggista Patrizia Pozzi. «Tra le tipologie di facile manutenzione, quelle che richiedono poca acqua: le perenni da fiore tipo Verbena canariensis e Anemone giapponese, il Rosmarinus Prostratus che è un rosmarino dal portamento discendente, la Vinca minor dai fiori tra l’azzurro e il viola e il Sedum, succulenta adatta a qualsiasi clima».

Nella foto di apertura la collezione Oasis di Moroso

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