Passa quasi tutta la prima metà di gara a confezionare mattoni da far invidia ad ogni squadra di muratori di Bergamo e Brescia e relative provincie; nella seconda metà di gara meno pasticcione in attacco e sempre estremamente generoso in difesa. Sua la tripla che fa restare Brescia attaccata con unghie di mani e piedi alla partita. Deve carburare, ma resta un punto di riferimento essenziale.
Nessun fuoco d’artificio e poca consistenza complessiva, almeno non quella che serviva per compiere l’impresa; la preseason praticamente mancata si fa sentire tutta. Prestazione senza infamia e senza gloria, ma sul ragazzo si punta per non farsi venir troppa nostalgia di un certo greco-canedese, per cui le aspettative sono molto alte e lo si attende con ansia con maggior benzina nel motore.
Concretezza e sostanza al servizio della squadra ,caratteristiche che gli consentono di mettere in saccoccia un buon bottino in attacco, una sola palla persa ed una recuperata , non fa indigestione di assist con 2 solo palle smarcanti, ma piglia 5 buoni rimbalzi. Peccato per qualche errore velenosissimo nelle scelte finali dove per un ultimo assalto sarebbero servite delle triple veloci e invece il play non riesce a trovare soluzione rapide ed efficaci e forza conclusioni dalla lunga distanza senza ritmo.
Resta il sorvegliato speciale di ogni difesa e stasera è pure spesso vittima di fischi arbitrali decisamente poco favorevoli (per usare un eufemismo); come già visto in preseason l’Mvp dello scorso anno mostra sì il noto feeling con ferro e canestro finendo come suo solito in doppia cifra, ma mancano all’appello le sue preziosissime triple. Per vincere stasera sarebbero serviti gli straordinari, la buona prestazione del marchesino vale “solo” una impeccabile, ma ordinaria timbratura da ragioniere. Dal Adv si vorrebbe sempre lo stacanovismo da ingegnere gestionale della palla a spicchi.
Leader in ogni cm quadrato del campo, sfiora i 20 punti presentandosi alla prima serata di gala in forma smagliante nonostante una preseason problematica. Il mancato lieto fine della mancata tripla al buzzer beater non regala il sogno di sbancare il Forum, ma restituisce ai tifosi bresciani il solito eroe dai muscoli di marmo e dal cuore di leone.
Come il pari ruolo Odiase la sua partita parte in salita con due falli nei primi minuti sul parquet, non rinuncia nonostante ciò ad essere il buon direttore d’orchestra difensiva che ben conosciamo; mancano invece le solite buone realizzazioni in attacco, con uno scarsino 16,5% da 2 che pesa parecchio sul bilancio offensivo complessivo . Contro i giganti meneghini è comunque il miglior rimbalzista di serata con 8 carambole catturate.
Prestazione rovinosamente condizionata dai molti falli in pochissimi minuti. Eppure l’inizio è stato incoraggiante con buoni movimenti in taglio e pick &roll, discreta potenza sotto canestro e generosità nel contrasto dei colossi meneghini. Per quel che si è visto in pre season e nei minuti “buoni “ di stasera il ragazzo può far davvero divertire; vedasi lo schiaccione contro i due spilungoni in maglia rossa, che avrebbe previsto pure un fallo non fischiato. ”Strano”, in una serata in cui le maglie grigie non hanno sbagliato un fischio…
Diciassette minuti dosati alla perfezione e praticamente perfetti. Faro in difesa, 100% al tiro con 5 punti segnati in momenti caldissimi della gara e due assist illuminati. A David quest’anno non è chiesto di essere il principale piatto di portata, ma il vino in grado di esaltare i migliori ingredienti, di dare personalità e valore aggiunto. Beh stasera il capitano è stato la bottiglia in cima alla lista del miglior sommelier, un Pas Dosè, verrebbe da dire…
Solo 6 minuti che potrebbero definirsi “sperimentali” data la lunga assenza dal campo di Cris nelle ultime settimane. Con i compagni di reparto carchi di falli serve il suo aiuto sin da subito, ma l’esordio è confuso e infelice e per il resto della gara viene preferito Akele.
Nei 9 minuti in campo non fa danni, non si fa notare, vivacchia smistando qualche pallone e chiamato al tiro sparacchia con due tentativi andati a vuoto. Consideriamolo parte del rodaggio…
Molta energia, due buone realizzazioni su iniziative in proprio dalla media distanza degne di personalità. Dinamico in difesa e coraggioso sotto canestro sebbene nel contrasto ai lunghi milanesi la differenza di stazza vedeva la lotta decisamente ad armi impari. Piacciono grinta ed atleticità che nel corso della lunga doppia stagione saranno certamente un ingrediente prezioso
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